L'illuminismo

14.10.2024

L'illuminismo fu un movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si sviluppò in Europa nel XVIII secolo. Nasce in Inghilterra dopo la guerra civile, dove poi si diffonde in Francia e qui ebbe il suo massimo sviluppo, poi in tutta Europa, infine raggiunse anche l'America. Il termine viene dal francese lumierè, che vuol dire luce, che potrebbe illuminare le menti degli uomini e condurli verso il progresso e la pace.

In senso lato, il termine "illuminismo" è passato a significare genericamente qualunque forma di pensiero di tipo razionalista che voglia "illuminare" la mente degli uomini, ottenebrata dall'ignoranza e dalla superstizione, servendosi della critica, della ragione e dell'apporto della scienza.

Diffusione 

L'Illuminismo fu anche un movimento profondamente cosmopolita: pensatori di nazionalità diverse si sentirono accomunati da una profonda unità d'intenti, mantenendo stretti contatti epistolari fra loro. Furono illuministi Pietro Verri, Cesare Beccaria e Mario Pagano in Italia, Wolff, Lessing, Kant in Germania, Benjamin Franklin e Thomas Jefferson nelle colonie americane, Montesquieu, Voltaire e Rousseau in Francia.

Durante la prima metà del XVIII secolo, molti tra i principali esponenti dell'Illuminismo furono perseguitati per i loro scritti o furono messi a tacere dalla censura governativa e dagli attacchi della Chiesa, ma negli ultimi decenni del secolo il movimento si affermò in Europa ed ispirò la rivoluzione americana e successivamente quella francese.

Il successo delle nuove idee, sorretto dalla pubblicazione di riviste e libri (fra cui Lettere Persiane e Dei delitti e delle pene) e da nuovi esperimenti scientifici (come quelli di Franklin e Newton) inaugurò una moda diffusa persino tra i nobili e il clero. Alcuni sovrani europei adottarono le idee e il linguaggio dell'Illuminismo. Gli illuministi, sostenitori del concetto di filosofo-re che illumina il popolo dall'alto, guardarono con favore alla politica dei cosiddetti despoti illuminati, come Federico II di Prussia, Caterina II di Russia e Maria Teresa d'Austria.

La Rivoluzione francese, specie nel periodo compreso tra il 1792 e il 1794, espressione dell'ala più rivoluzionaria dell'Illuminismo, che è stato definito come "radicale"pose fine alla diffusione pacifica, ma talvolta anche solo elitaria, dell'Illuminismo e, per i suoi episodi più sanguinosi, viene citata come motivo per esprimere una valutazione negativa sull'Illuminismo.

Significato di illuminismo

"Illuminismo"

Il nome "illuminismo" contiene in sé l'idea di "illuminare" le menti, schiarendo il "buio" creato dalla religione e dal dogmatismo. L'esigenza di "illuminare" gli esseri umani derivava dalle condizioni politiche e sociali del tempo. Nell'Europa del Settecento predominavano le monarchie assolute, all'interno delle quali il sovrano aveva un potere illimitato, e le aristocrazie, cioè delle famiglie che dovevano la loro posizione alla nascita e non alle capacità. Inoltre, era diffusa l'intolleranza religiosa, in particolare per l'ostilità tra cattolicesimo e protestantesimo, al punto che non si poteva professare una religione diversa da quella "in vigore" nello Stato dove si viveva. L'Illuminismo fu una reazione a questo stato di cose e partì da un elemento preciso: la razionalità.

Noi siamo nati deboli, abbiamo bisogno di forza; impotenti, abbiamo bisogno di aiuto, sciocchi, abbiamo bisogno della ragione. (Jean-Jacques Rousseau).


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