L’Enciclopedia di Diderot e D'Alembert

14.10.2024

L'Encyclopédie, o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, nasce dall'idea di un libraio parigino, André Le Breton, di far tradurre a Denis Diderot (1713-1784) la Cyclopaedia, o Dizionario universale delle arti e delle scienze (1728) dell'inglese Ephraim Chambers (1680-1740), membro della Royal Society di Londra ed autore di quello che all'epoca era ritenuto un punto di riferimento per la circolaizone del sapere. Breton si associa con tre colleghi (David, Durand e Briasson) ma è Diderot, affiancato da Jean-Baptiste Le Rond D'Alembert (1717-1783) per la parte matematica, a trasformare il progetto originale in un piano di ben più ampio respiro, riversando nei volumi di Le Breton tutta la tensione al rinnovamento filosofico e politico-sociale che animava l'Illuminismo e il gruppo dei philosophes.

Per quanto riguarda la cronologia dell'opera, il primo volume viene pubblicato nel luglio del 1751, mentre il secondo volume esce l'anno seguente (nel 1756, alla pubblicazione del sesto volume, le sottoscrizioni saranno più di quattromila). La pubblicazione deve tuttavia subire più d'una battuta d'arresto, a causa delle aspre opposizioni di gesuiti, giansenisti e dell'ambiente religioso di corte; grazie all'aiuto di Madame de Pompadour e del giurista Guillame Malesherbes, un anno dopo, nel 1753, può uscire anche il terzo volume. Nel 1757 la produzione entra in crisi a causa di problemi tra i collaboratori (alcuni dei quali, come D'Alembert, abbandonano il progetto), dovuta principalmente alle tensionidovute a una campagna di diffamazione contro gli enciclopedisti e all'inasprimento della censura dopo un attentato a Luigi XV. Dopo svariati anni di direzione solitaria di Diderot, affiancato solo da pochi amici devoti, nel 1772 esce l'ultimo tomo dell'Encyclopédie, che annovera diciassette volumi di voci ed undici di tavole illustrate. 

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